Svolta nel delitto di Arce. Per l'omicidio di Serena Mollicone, avvenuto nel 2001, per cinque persone è stato chiesto il rinvio a giudizio.

Si tratta dell'ex maresciallo Franco Mottola, la moglie Anna Maria e il figlio Marco, il maresciallo Vincenzo Quatrale e Francesco Suprano.

La giovane era stata ritrovata morta in un boschetto vicino ad Arce. In questi anni in tanti sono finiti al centro delle indagini, compreso suo padre. Durante il funerale della figlia era stato anche prelevato e portato in caserma.

Ora la Procura di Cassino ha stabilito che sono coinvolti i cinque per i quali si ipotizzano responsabilità nel delitto. Per Quatrale, inoltre, ci potrebbe essere l'addebito relativo all'istigazione al suicidio per Santino Tuzi, mentre per Suprano si ipotizza solo il favoreggiamento.

"Grazie alla rivisitazione approfondita e sistematica di tutti gli atti procedimentali - spiega la Procura -, svolta con la collaborazione del comando provinciale dei carabinieri di Frosinone, alla riesumazione del cadavere e all'applicazione di tecniche all'avanguardia, sia all'opera della professoressa Cristina Cattaneo, del Labanof dell'Istituto di medicina legale di Milano che del Ris dei carabinieri di Roma, questo ufficio ritiene di aver provato che Serena Mollicone è stata uccisa nella caserma dei carabinieri di Arce".

La ragazza sarebbe stata spinta "contro una porta, data la riscontrata perfetta compatibilità tra le lesioni riportate dalla vittima e la rottura di una porta collocata in caserma" e "la perfetta compatibilità tra i microframmenti rinvenuti sul nastro adesivo che avvolgeva il capo della vittima ed il legno della suddetta porta, così come con il coperchio di una caldaia della caserma".

"La verità verrà fuori - ha detto il padre di Serena, Guglielmo - qualcuno pagherà per quello che ha fatto".

(Unioneonline/s.s.)
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