Sono parziali e non sufficienti a chiarire le cause della morte i risultati dell’autopsia eseguita oggi all'istituto di medicina legale del Policlinico Gemelli sul corpo di Libero De Rienzo.

L'esame non ha sciolto i dubbi sulle cause del decesso dell'attore 44enne, trovato senza vita da un amico nella sua casa romana, nella zona Madonna del Riposo, la sera di giovedì.

Sui motivi dell'arresto cardiocircolatorio risposte più precise arriveranno dagli esami tossicologici disposti dalla Procura della Capitale, che indaga per morte come conseguenza di altro reato.

Oggi l'equipe di medici legali a cui il sostituto procuratore Francesco Minisci ha affidato la perizia ha proceduto ai prelievi per verificare se nelle ore precedenti alla morte l’interprete avesse assunto sostanze stupefacenti.

I risultati della perizia saranno messi a disposizione dei magistrati tra una quindicina di giorni.

Sembra che nel corso del sopralluogo fatto dagli investigatori, nell'abitazione sia stata trovata una dose di eroina.

La famiglia di De Rienzo continua a chiedere rispetto e silenzio sull'attività di indagine e nei giorni scorsi aveva affermato che l'attore non faceva uso di droga fa tempo.

L'inchiesta, comunque, prosegue e punta a tracciare i contatti avuti dall’artista nelle sue ultime 48 ore di vita.

Secondo quanto stabilito dal medico legale, l'attore sarebbe deceduto almeno 24 ore prima del ritrovamento del corpo.

In questo ambito fondamentale sarà l'analisi del cellulare e del personal computer, messi a disposizione degli inquirenti per verificare le telefonate fatte dall'attore e i messaggi intercorsi nei programmi di messaggistica via web.

Nei giorni scorsi i carabinieri hanno effettuato una serie di audizioni, amici e parenti di De Rienzo, anche per provare a capire se l'uomo stesse attraversando una fase difficile dal punto di vista psicologico. 

Entro domani, intanto, i magistrati, daranno il nulla osta per la restituzione della salma: il corpo dell’interprete verrà seppellito a Paternopoli, in Irpinia, accanto alla madre. 

(Unioneonline/F)

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