Sarebbe eroina la polvera bianca contenuta in una bustina rinvenuta all'interno dell'abitazione di Libero De Rienzo, l’attore napoletano trovato senza vita a 44 anni a Roma nella serata di giovedì scorso.

Si tratterebbe di una singola dose: una quantità in teoria da sola non in grado di provocare la morte, ma potenzialmente pericolosa se combinata con l'assunzione di farmaci o nel caso di patologie.

La conferma è arrivata nelle ultime ore da fonti della Procura di Roma, mentre continuano le indagini sul caso.

Domani si procederà con l'autopsia sul corpo dell’interprete. Questa mattina i pm capitolini hanno affidato l'incarico per l'attività istruttoria, che verrà svolta presso l'istituto di medica legale del Policlinico Gemelli.

I magistrati, che hanno aperto un fascicolo per morte come conseguenza di altro reato, hanno disposto anche i prelievi tossicologici per accertare se l'artista avesse effettivamente assunto droghe nelle ore precedenti al decesso. 

Anche i familiari di De Rienzo hanno nominato un consulente che prenderà parte all'attività peritale. 

Intanto gli inquirenti stanno cercando di ricostruire quanto avvenuto nelle ultime di vita dell’attore: per questo hanno posto sotto sequestro il suo cellulare.

(Unioneonline/F)

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