Abbiamo imparato a conoscere il calendario dei divieti delle festività natalizie, ma cosa accadrà dal 7 gennaio?

In Italia saranno ripristinate le fasce di rischio, come ha confermato il ministro Speranza, e tutta Italia potrebbe tornare ad essere zona gialla. Resterà il coprifuoco alle 22, aperti i negozi, i parrucchieri e i centri estetici, aperti bar e ristoranti fino alle 18, chiusi ancora cinema, teatri, piste da sci e palestre.

"Non conosco esattamente i dati di tutte le Regioni, ma siccome le cose stanno andando meglio tutta l'Italia potrebbe essere zona gialla", afferma la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa. "Non si possono escludere zone rosse, dipenderà dall'andamento dei dati - precisa -, ma dal 7 gennaio si ricomincia con la normale colorazione sulla base del monitoraggio dell'Iss e del ministero della Salute".

Al momento nessuna Regione supera l'Rt di 1,25, ma ce ne sono alcune a rischio, che nel prossimo monitoraggio potrebbero diventare arancioni o rosse. Tre in particolare: Veneto, Liguria e Calabria. Da vedere anche la situazione di Lombardia, Puglia e Basilicata, che superano 1 nel valore medio dell'Rt, e di Friuli, Marche ed Emilia Romagna che lo sfiorano.

SCUOLA - A scuola si torna il 7 gennaio. Le prefetture hanno adottato i documenti operativi dopo i tavoli di coordinamento scuola-trasporti istituiti in tutte le province, annuncia in una nota il Viminale, spiegando che i Prefetti hanno anche "tenuto conto dell'ordinanza del ministro della Salute che limitatamente al 7-15 gennaio riduce la presenza in classe al 50%".

"Siamo pronti per il 7 gennaio, l'impegno di tutti è stato massimo, la scuola ripartirà più sicura con più mezzi di trasporto locale e una riorganizzazione degli orari", afferma il ministro dei Trasporti Paola De Micheli.

Per le elementari, rimaste aperte, cambia poco o nulla. Saranno gli studenti delle superiori a tornare in classe. E Lucia Azzolina esulta, esprimendo "grande soddisfazione" per il risultato raggiunto. "In pochi giorni i tavoli guidati dai prefetti hanno permesso di elaborare misure specifiche, territorio per territorio, e subito operative. Un lavoro di squadra di cui andare fieri, nell'interesse di studentesse e studenti".

DAL 15 GENNAIO? - Il 15 gennaio scade il Dpcm che ha diviso l'Italia a colori, ma molte misure potrebbero essere confermate. Difficile pensare a importanti allentamenti, visto che la situazione epidemiologica desta ancora preoccupazioni, con l'indice Rt in lieve risalita da tre settimane.

(Unioneonline/L)
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