Giovani donne italiane, apparentemente normali, che scelgono di unirsi alla jihad, per seguire i propri mariti di fede musulmana.

Quello di Lara, arrestata in Piemonte dopo essere tornata dalla Siria, è solo l'ultimo caso nostrano di foreign fighter al femminile.

Il più clamoroso resta quello di Maria Giulia Sergio, alias Fatima, ragazza residente nell'hinterland milanese convertitasi all'Islam e alla causa islamista dopo le nozze con l'albanese Aldo Kobuzi.

Un'adesione al radicalismo e al terrorismo, che coinvolse anche i componenti della sua famiglia, poi condannati dal tribunale di Milano (non la madre, morta prima della fine del processo).

Altro caso salito alla ribalta delle cronache quello di Alice Brignoli, fuggita da Bulciago (Lecco) con i tre figli, per seguire anch'essa il marito in Medioriente.

A denunciare alle autorità la repentina scomparsa finalizzata ad abbracciare la Guerra santa era stata la madre, Fabienne Schirru, origini sarde e francesi, che aveva allertato le forze dell'ordine segnalando, sconvolta, ciò che non si sarebbe mai e poi mai aspettata: "Mia figlia vuole unirsi all'Isis".

(Redazione Online/l.f.)
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