Dopo l'arresto di Giulio e Francesca Maria Occhionero, accusati di aver spiato per anni molti politici nazionali, e la scoperta di un database con oltre 18mila nomi, il capo della polizia Franco Gabrielli ha deciso, nella tarda serata di ieri, di rimuovere dal suo incarico Roberto Di Legami, il direttore della polizia postale che ha condotto l'operazione "Eye Pyramid".

Alla base del provvedimento, sembra ci sia il fatto che lo stesso Di Legami non abbia informato Gabrielli dell'inchiesta in corso.

Al posto di Di Legami è stata nominata Nunzia Ciardi, dirigente del compartimento Lazio, che in passato si è occupata di cyberbullismo e di reati via web.

Mentre proseguono le attività per decrittare tutto il materiale segreto (tra i nomi degli spiati spiccano quelli di Matteo Renzi, Mario Draghi e Mario Monti, e oltre mille sono i dispositivi "infettati"), il legale di Giulio Occhionero aveva anticipato che il suo cliente avrebbe risposto a tutte le domande del gip: "Ha delle cose da chiarire, nega di aver compiuto illeciti, aveva questi server all'estero per il suo lavoro, gli indirizzi che aveva sull'agenda sono indirizzi che possiamo avere tutti noi sul computer".

Questa la spiegazione dell'avvocato Stefano Parretta prima dell'interrogatorio di garanzia a carico dei fratelli Occhionero che si è svolto oggi a Regina Coeli.

"Non c'è nessuna evidenza di dati illecitamente acquisiti e le mail di cui si parla sono evidentemente pubbliche e quindi accessibili da chiunque", ha poi aggiunto al termine del confronto.

Per quanto riguarda la sorella Francesca Maria, il suo avvocato Roberto Bottacchiari ha chiarito che la donna "non era a conoscenza dell'attività del fratello, non sapeva nulla della presunta attività di cyberspionaggio, non sa neppure usare il computer".

Nell'inchiesta sarebbe coinvolto anche un poliziotto accusato di favoreggiamento.

La Procura, inoltre, precisa che gli account di posta elettronica di Renzi, Monti e Mario Draghi, non sono stati effettivamente violati, ma ci sarebbe stato solo un "tentativo" di accesso non andato a buon fine.
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