"Sono loro che hanno spiato me": è la difesa di Giulio Occhionero, arrestato insieme alla sorella Francesca Maria nell'ambito dell'operazione "Eye Pyramid" con l'accusa di cyberspionaggio, nel corso dell'interrogatorio in carcere a Regina Coeli.

Al pm Eugenio Albamonte, l'ingegnere nucleare ha negato ogni responsabilità e non ha fornito alcuna informazione sulle società estere a lui facenti capo che sono sospettate di aver usato illecitamente i dati hackerati da Occhionero.

Il quale ha, anzi, dichiarato di voler denunciare comportamenti che ritiene irregolari da parte della Polizia postale: "Mi hanno preso di mira", ha detto.
© Riproduzione riservata