Crisanti, attacco al Cts: "In 5 mesi non abbiamo creato una rete di sorveglianza"
Tecnologia, tracciabilità, tamponi: il microbiologo a ruota libera, attacco al governo e al Comitato tecnico scientificoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"In Italia in 5 mesi non abbiamo costruito una rete di sorveglianza degna di questo nome", L'accusa a governo e Cts è del professor Andrea Crisanti, padre del modello Veneto, almeno nella fase iniziale della pandemia.
"Se ci troviamo in questa situazione il 'merito' - continua Crisanti - è del Comitato tecnico scientifico che si è allineato ad aspettative di tipo politico, ed è sbagliato".
Secondo il microbiologo, intervenuto a DigitalMeet a Padova, un lockdown in questo momento sarebbe utile solo parzialmente.
"Google, Apple, Amazon, Facebook, sono società private che hanno a disposizione una quantità enorme di dati su spostamenti e tracciabilità delle persone, dati che se fossero messi a disposizione di chi pianifica la vita sociale ed economica sarebbero utilissimi, ma purtroppo non li abbiamo", sottolinea.
Crisanti torna anche sul piano per effettuare 300 o 400mila tamponi al giorno presentato al governo ad agosto e non preso in considerazione: "Non perché servano tamponi a tappeto - precisa -, ma servono tamponi che consentano di bloccare i positivi e fermare la catena dei contagi. Per questo servono più tamponi, potenzialmente costavano poco".
"Senza sapere come si muove il virus - afferma ancora Crisanti - un lockdown ora è utile solo a bloccare la situazione, ma poi ne sarà necessario un terzo, un quarto. Quello che serve sono le informazioni e i tracciamenti, altrimenti continueremo a navigare in un mare in tempesta senza approdare mai da nessuna parte".
Su Immuni: "Ha dei grandi vantaggi ma anche dei limiti, è stata pensata e progettata per preservare i dati personali, e questo la rende zoppa dal punto di vista operativo. Inoltre non è stato attivato tutto il sistema a valle dell'app. L'informazione da sola non basta, deve essere elaborata e tradotta in progetto o azione, e questo manca. Supponiamo anche che funzioni benissimo: ieri con 20mila casi, tenendo presente che una persona genera di solito 10-15 contatti, che facciamo? Chi è in grado di seguire 300mila notifiche?".
Infine, sul lockdown o reset natalizio di cui aveva parlato: "Non lo auspico, ho detto solo che era nell'ordine delle cose, ma questo enorme aumento dei casi in pochi giorni ha sorpreso anche me".
(Unioneonline/L)