Circa un caso positivo su cinque in Italia risulta positivo alla variante inglese del Covid-19. Il dato emerge dall'indagine condotta dalle Regioni che hanno inviato al ministero e all'Istituto superiore di sanità i risultati dei test realizzati dal 3 e il 4 febbraio, come indicato in una circolare della scorsa settimana.

Lo stesso Iss ha fornito oggi il nuovo dato Rt nazionale: l'indice sale a 0,95, mentre settimana scorsa era pari a 0,84. In Sardegna è a 0,87.

Nel dettaglio, in base alla bozza Iss-Ministero Salute, solo Sardegna e Valle d'Aosta hanno un'incidenza settimanale sotto i 50 casi per 100.000 abitanti (soglia oltre la quale il servizio sanitario ha mostrato i primi segni di criticità); l'incidenza supera invece la soglia di 250 casi per 100.000 abitanti in tre casi: PA Bolzano (770,12 per 100.000 abitanti) PA Trento (254,85 per 100.000 abitanti) e Umbria (283,28 per 100.000 abitanti).

L'incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni rimane sostanzialmente stazionaria: 269,79 per 100.000 abitanti (25/1-07/2) contro 273,01 precedente.

In base al nuovo monitoraggio, dunque, sette Regioni e province autonome hanno un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2, in aumento rispetto alla settimana precedente. Le altre Regioni hanno un Rt puntuale compatibile con uno scenario tipo uno.

L'Umbria e la provincia autonoma di Bolzano hanno invece un livello di rischio alto. Sono invece dieci (contro 11 la settimana precedente) le Regioni con una classificazione di rischio moderato (di cui cinque ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e nove con rischio basso.

LA VARIANTE - Per quanto riguarda le varianti del Covid, in Italia il 17,8% delle infezioni è dovuto a quella cosiddetta "inglese", come confermano i risultati preliminari della "flash survey" condotta dall'Iss e dal ministero della Salute insieme ai laboratori regionali.

"Il risultato dell'indagine, comunica il ministero della Salute, ci dice che nel nostro Paese, così come nel resto d'Europa - in Francia la prevalenza è del 20-25%, in Germania del 30% - c'è una circolazione sostenuta della variante".

I NUOVI CASI - Si confermano per la seconda settimana segnali di "contro-tendenza nell'evoluzione epidemiologica, con progressivo rallentamento nella diminuzione dei nuovi casi fino ad una stabilizzazione, che potrebbero preludere ad un nuovo rapido aumento diffuso nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero rigorosamente mantenute misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale".

"RESTARE A CASA" - Dunque la necessità di mantenere la "drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile". Nella bozza si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine.

L'RT PUNTUALE - Ecco i dati dell'Rt, regione per regione.

Abruzzo 1.22

Basilicata 1.2

Calabria 0.81

Campania 0.8

E-R 0.94

FVG 0.98

Lazio 0.96

Liguria 1.08

Lombardia 0.97

Marche 0.94

Molise 1.09

Piemonte 0.93

PA Bolzano 1.25

PA Trento 1.2

Puglia 1.05

Sardegna 0.87

Sicilia 0.66

Toscana 1.1

Umbria 1.2

Valle d'Aosta 0.77

Veneto 0.71

(Unioneonline/l.f.-D)
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