I Carabinieri di Palermo e di Trapani hanno sequestrato beni del valore di oltre 10 milioni di euro a Vittorio Morace, socio di maggioranza della società "Liberty Lines" e presidente del Trapani Calcio.

Il provvedimento è scaturito al termine delle indagini relative all'operazione "Mare Nostrum", nel corso delle quali è emerso che l'imprenditore - all'epoca dei fatti presidente pro tempore della società di navigazione "Ustica Lines" - avrebbe corrotto Salvatrice Severino, dirigente pro tempore dell'Assessorato ai Trasporti della Regione Siciliana.

Morace avrebbe chiesto al dipendente pubblico di confezionare bandi di gara relativi all'affidamento quinquennale del servizio di collegamento marittimo con mezzi veloci tra la Sicilia e le isole minori, secondo modalità che avrebbero favorito gli interessi della compagnia di navigazione.

La dirigente avrebbe poi erogato in favore di "Ustica Lines" 10 milioni di euro a titolo di compensazioni finanziarie per prestazioni di trasporto marittimo mai effettuate dalla società.

A fronte di questi "favore" avrebbe ricevuto beni di lusso e ottenuto l'assunzione della figlia nella stessa società di navigazione.

Oggi sono finiti sotto sequestro preventivo dei beni mobili e immobili e quote azionarie e dei rapporti bancari riconducibili all'imprenditore.

(Unioneonline/F)
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