Nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere per Stefano Ricucci. L'immobiliarista è stato arrestato dalla Guardia di finanza di Roma insieme a Liberato Lo Conte, suo ex socio, e Nicola Russo, il giudice della Commissione tributaria del Lazio e del Consiglio di Stato, con le accuse di corruzione in atti giudiziari.

L'indagine, denominata "Easy Judgement", nel luglio di due anni fa aveva già portato all'arresto di Ricucci e Mirko Coppola per reati tributari.

Fra lo stesso immobiliarista, Lo Conte e Russo, come accertato dagli inquirenti, era nato un accordo corruttivo riguardante una sentenza relativa a un contenzioso fra la Magiste Real Estate Property Spa e l'Agenzia delle entrate, che riguardava un credito Iva di oltre 20 milioni di euro vantato dalla società nei confronti dell'erario.

Dai documenti sequestrati era stata individuata la responsabilità di Russo che, già prima della decisione, "era legato" agli altri "da vincoli di fiducia basati sull’amicizia, comune colleganza di interessi e frequentazione, alla base dell’accordo illecito corruttivo concretato anche in regalie e disposizioni economiche di favore", consistenti, per esempio, nel pagamento di cene e serate in noti hotel, ristoranti e locali notturni romani.

Il magistrato, che aveva l'obbligo di astenersi in quanto in conflitto d'interessi, aveva invece favorito gli amici.

Ricucci e Lo Conte sono finiti in cella, Russo ai domiciliari.

(Unioneonline/s.s.)

© Riproduzione riservata