Prime sentenze nell'ambito del processo sulle presunte infiltrazioni della cosca mafiosa catanese dei Laudani negli appalti della Lidl e di Securpolice, gruppo che si occupa, tra l’altro, di vigilanza anche per il Tribunale di Milano.

Nel rito abbreviato davanti al gup Giusy Barbara è stato condannato a un anno e due mesi di carcere don Giuseppe Moscati, con l'accusa di aver emesso fatture false "per operazioni inesistenti per un ammontare di 12.200 euro" a due esponenti dell'associazione a delinquere in qualità di amministratore unico delle Edizioni Musicali "Il Millennio".

Giudicata colpevole anche l'ex dirigente del Comune di Milano Giovanna Afrone, con una pena di tre anni di reclusione per corruzione.

Secondo la procura, si sarebbe messa al servizio del presunto gruppo criminale, che avrebbe commesso reati tributari e tenuto rapporti con la cosca siciliana.

Il giudice ha inoltre ratificato i patteggiamenti dell'ex dipendente della Provincia di Milano ed ex sindacalista, Domenico Palmieri (3 anni e 4 mesi) e dell'ex dipendente della Regione Orazio Elia (3 anni e 3 mesi).

Nell'ambito dell'inchiesta lo scorso maggio erano finite in manette 14 persone.

(Unioneonline/F)
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