I governatori di Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige hanno scritto una lettera comune al Ministero della Sanità chiedendo che il periodo di isolamento previsto per chi rientra dalla Cina sia applicato anche ai bambini che frequentano le scuole.

"Non c'è nessuna volontà di contrapposizioni politiche, né tantomeno di ghettizzare: vogliamo solo dare una risposta all'ansia dei tanti genitori visto che la circolare non prevede misure in tal senso", dice il Presidente del Veneto, Luca Zaia.

Proprio stamattina intanto sono tornati in Italia i 56 connazionali provenienti da Wuhan. Atterrati all'aeroporto di Pratica di Mare, sono ora in quarantena nella città militare della Cecchignola e resteranno in isolamento per almeno 15 giorni, assistiti e monitorati dall'equipe medica dello Spallanzani.

Un 17enne è invece rimasto nella città epicentro del virus: ospite di una famiglia a 400 chilometri da Wuhan, nell'ambito di un progetto che prevede un anno scolastico all'estero, doveva partire insieme al gruppo di italiani rimpatriati, ma poi non è potuto salire a bordo a causa della febbre.

"Ha fatto il test - ha detto Stefano Verrecchia, capo dell'Unità di Crisi della Farnesina - e domani dovremmo avere il risultato. La sua situazione è abbastanza calma, è curato da due signore italiane in un appartamento dell'ambasciata che è costantemente in contatto con lui".

Il virus intanto ha fatto 362 morti, come annunciato dalla Commissione sanitaria nazionale (Nhc), più di quelli provocati dalla Sindrome respiratoria acuta grave (Sars) che nel 2002-03 ne fece 349, secondo i numeri ufficiali dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). I contagi totali del coronavirus sono 17.205, più del triplo dei 5.327 della Sars.

(Unioneonline/D)
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