«Ieri mattina, nel carcere Don Soria di Alessandria, durante una perquisizione ordinaria, i poliziotti penitenziari hanno trovato nascosta nel magazzino di una sezione detentiva una rudimentale corda, lunga 44 metri, realizzata intrecciando i laccetti delle mascherine chirurgiche utilizzate durante la pandemia». Lo riferisce Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del Sappe, in una nota in cui il Sindacato autonomo polizia penitenziaria si domanda se fosse «in programma una clamorosa evasione». 

Lo stesso sindacalista racconta un episodio avvenuto nella casa circondariale di Biella, che riguarda un detenuto straniero, che nell'ufficio matricola «ha iniziato a inveire contro il personale di polizia e, in un crescendo di ira e violenza, ha distrutto prima la scrivania della sorveglianza generale, scaraventando a terra il personal computer, il monitor e tutto ciò che era presente su di essa, poi è riuscito a scaraventare la scrivania nel corridoio e un assistente capo che stava tentando di fermare l'escalation di violenza si è procurato un trauma alla mano. Il detenuto ha poi scaraventato una sedia verso i poliziotti, colpendo l'ispettore di polizia penitenziaria coordinatore dell'ufficio matricola» con dieci giorni di prognosi ciascuno. 

(Unioneonline/l.f.)

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