Conte: "Misure entro mercoledì". Si va verso il coprifuoco alle 21
Previste tre aree con altrettante misure di contenimento del virus dove le regioni verranno inserite sulla base di alcuni parametriPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La Camera ha approvato la risoluzione di maggioranza presentata dopo le comunicazioni del premier Giuseppe Conte sull'epidemia da Covid-19 che autorizza l'esecutivo "a intervenire con misure restrittive crescenti". I sì sono stati 284, gli astenuti (il centrodestra)178, 1 contrario.
"La curva dei contagi di sabato ha imposto un nuovo corpus delle misure restrittive da adottare anche prima di mercoledì 4 novembre. Dopo un'ulteriore interlocuzione con i presidenti delle Camere ho chiesto di poter anticipare già ad oggi queste mie comunicazioni così che il parlamento possa esprimersi prima di adottare il provvedimento", ha detto Conte nell'Aula di Montecitorio. Tendendo nuovamente la mano alle opposizioni per un tavolo di confronto sul tema.
"Ho prospettato ai leader delle opposizioni un tavolo di confronto con il governo" ha specificato, "al momento questa proposta è stata rifiutata, se ci sono ripensamenti posso confermare che la proposta è immutata e non sottende confusione di ruoli".
"La curva corre in ogni Continente - spiega poi il premier - L'Ue all'interno di un quadro globale è una delle aree più colpite dall'urto della seconda ondata. Nelle ultime settimane l'incremento di casi Covid è stato di 150 contagi per ogni 100mila abitanti ed anche nel nostro Paese la situazione è in peggioramento, la recrudescenza ha condotto ad una moltiplicazione significativa dei contagi ".
Facendo il punto sulla situazione, Conte ha sottolineato come "gli italiani contagiati sono di numero ben più elevato rispetto alla prima ondata". Anche se la qualità dei contagi "è diversa e inferiore", ha poi proseguito. "Oggi fino al 96% delle persone sono asintomatici o presentano sintomi lievi".
Di particolare attenzione "l'affollamento generale degli ospedali, in particolare quello dei reparti non covid e delle terapie subintensive".
Proprio con riferimento alle terapie intensive "per posti già attivati e posti attivabili in base alle esigenze si parla di 10.841 posti, sostanzialmente più di un raddoppio rispetto alla scorsa primavera", ha chiarito Conte.
A LIVELLO REGIONALE - Il nuovo piano - spiega ancora Conte - prevede "interventi mirati su base territoriale", e dunque differenziati regione per regione ed elaborando "i dati provenienti dal territorio sulla base di 21 parametri: fra gli altri numero di casi sintomatici, numero ricoveri, numero rsa con almeno una criticità settimanale, percentuale di tamponi positivi e tempo medio tra data sintomi e diagnosi. E ancora indice di replicabilità, numero di focolai, occupazione di posti letto sulla base dell'effettiva disponibilità".
Previste tre aree con altrettante misure di rischio dove le regioni verranno inserite con un'ordinanza del ministro della Salute sulla base del coefficiente di rischio e per cui scatteranno in automatico le misure restrittive.
A LIVELLO NAZIONALE - A livello di Paese, prevista la chiusura dei centri commerciali nei weekend, chiusura dei corner adibiti alle scommesse, chiusura di musei e mostre, riduzione al 50% della capienza dei mezzi pubblici anche locali, limiti a spostamento da/verso regioni con elevati coefficienti di rischio. E ancora possibilità di didattica a distanza integrale per la scuola secondaria e coprifuoco nelle ore serali, anche dalle 21.
I VACCINI - Nel successivo passaggio al Senato, il premier Conte ha sopecificato come dietro sua richiesta il ministero della Salute stia "già elaborando un piano di distribuzione dei vaccini" così che quando arriveranno le prime dosi si potrà "procedere in modo organizzato, secondo un piano ordinato". "Ragionevolmente prevedo - ha quindi aggiunto Conte - che favoriremo le fasce della popolazione più fragili e vulnerabili e gli operatori più esposti al pericolo".
(Unioneonline/v.l.)
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