Ci sono nuove accuse a carico dell'imprenditore Alfredo Romeo, in carcere per corruzione nell'inchiesta Consip, che vede indagati, tra gli altri, il padre dell'ex premier Tiziano Renzi e il ministro dello Sport Luca Lotti.

Le nuove accuse riguardano gli appalti al palazzo di giustizia di Napoli: i pm John Woodcock e Celeste Carrano hanno fatto perquisire l'ufficio di Emanuele Caldarera, direttore generale per la gestione e manutenzione del palazzo di giustizia.

Secondo l'accusa Romeo, per farsi sbloccare il pagamento di alcune fatture che erano state congelate, avrebbe assunto nella sua azienda la figlia di Caldarera.

Nella nuova informativa dei carabinieri del Noe ci sarebbe scritto che l'imprenditore napoletano è protagonista di una "abituale e seriale realizzazione di reati contro la pubblica amministrazione che hanno riguardato a 360 gradi tutti i rapporti e le relazioni intrattenute con ogni soggetto espressione della cosa pubblica con cui ha avuto contatti".
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