Consip, indagato per depistaggio il numero 2 del Noe. Renzi: "Tutti zitti adesso?"
C'è ancora una volta il Noe nel mirino dei pm romani che stanno indagando sul caso Consip.
Il vicecomandante del Nucleo operativo ecologico dei carabinieri, Alessandro Sessa, è indagato per depistaggio.
Il colonnello era già stato sentito dagli inquirenti per la vicenda del capitano Giampaolo Scafarto, accusato di aver falsificato alcune informative depositate in Procura, una in particolare su cui si basava gran parte delle accuse nei confronti di Tiziano Renzi, padre dell'ex premier.
Sessa, questa l'ipotesi dei pm, avrebbe mentito in quegli interrogatori nei quali era sentito in qualità di testimone.
Previsto per oggi, oltre a quello di Sessa, anche l'interrogatorio per Giampaolo Scafarto.
Prenderà il via invece il 19 ottobre il processo con rito immediato per l'imprenditore Alfredo Romeo e l'ex dirigente Consip Marco Gasparri, accusati di concorso in corruzione.
Sulla vicenda è subito intervenuto Matteo Renzi, con un post su Instagram.
"All'improvviso - ha scritto l'ex premier - scopri che nella vicenda Consip c'è una indagine per depistaggio, reato particolarmente odioso, e ti verrebbe voglia di dire: e adesso? Nessuno ha da dire nulla? Tutti zitti adesso?"
(Redazione Online/L)