Cisterna, Desyrèe: «Così sono scappata». Il killer: «Due spari a Renèe, non volevo farla soffrire»
I drammatici racconti agli inquirenti che indagano su Cristian Sodano, il finanziere arrestato per aver ucciso la madre e la sorella della sua ex. E la ragazza ricostruisce i momenti disperati della sua fugaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Sparami tu, ha detto. A quel punto sono fuggita di nuovo e ho scavalcato la finestra». Questo un passaggio della testimonianza resa agli inquirenti da Desyrèe Amato per raccontare la sua fuga dopo che l'ex fidanzato Cristian Sodano aveva ucciso la madre e la sorella nell'abitazione di famiglia a Cisterna di Latina.
Secondo quanto riferito da Il Messaggero, quando, dopo aver iniziato a sparare, il finanziere di 27 anni ha iniziato a “cercare” lei armato di pistola, la ragazza si è rifugiata prima in bagno, poi nella camera della sorella e infine è uscita dalla finestra riparandosi in una legnaia.
«Ho cominciato a urlare con tutto il fiato che avevo in corpo e sono scappata», ha riferito ancora la giovane.
Quanto al killer, dopo l’arresto ha motivato così il suo gesto: «Abbiamo litigato e ho sparato». «Lei (Desyrèe, ndr) era ormai fuggita, allora sono tornato in casa e ho esploso ancora due colpi a Renèe. Non era ancora morta e non volevo farla soffrire», ha aggiunto il militare, ora in stato d’arresto.
(Unioneonline/l.f.)