"Il caso Giovanardi? In questo paese i gay non si possono attaccare - si lamenta Ciarrapico - ma io preferisco la farfallina di Belen. In Italia oggi ti devono piacere per forza i gay, ma a me piacciono le donne. Per fortuna vedo gli omosessuali una volta l'anno durante il gay pride, poi basta".

Ciarrapico parla poi della vicenda di Mario Vattani, il console sospeso per aver fatto il saluto fascista durante un concerto. "E che male c'è - dice - io il saluto lo faccio abitualmente, ma in maniera seria. Lo faccio quando vado a Predappio davanti alla tomba del Duce. Ora vogliono mettere sotto processo Vattani, e in nome della libertà di opinione. Assurdo". Poi sul nuovo inno del Pdl: "Fosse per me sceglierei l'Inno a Roma del fascismo, mi piace solo quello, il sole che sorge libero e giocondo".

LE REAZIONI - "Le dichiarazioni di Giuseppe Ciarrapico sui gay sono a dir poco vergognose se non violente, soprattutto lì dove riecheggiano forme di persecuzione a danno degli omosessuali durante il fascismo": è il commento di Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay center. "C'è da rimanere allibiti di fronte a personaggi che fanno dell'omofobia la norma e sembrerebbe che gareggino anche tra chi la spara più grossa. Dalla stessa trasmissione qualche giorno fa Giovanardi e adesso Ciarrapico. Siamo stanchi oltre che indignati. Ci aspettiamo che siano in molti e non solo noi gay a denunciare la gravità di queste affermazioni che ormai sono all'ordine del giorno" conclude l'esponente della comunità omosessuale.

CARFAGNA - "Ciascun uomo o donna ha diritto ad esprimere la propria opinione. I parlamentari, addirittura, possono godere di una tutela particolare del loro diritto ad esprimere opinioni politiche. Io penso, però, che questi diritti non dovrebbero mai essere utilizzati per additare, insultare o denigrare uomini, donne, e, addirittura, intere categorie". Così Mara Carfagna, deputato Pdl. "Mi permetto quindi di invitare tutti i miei colleghi di partito, compreso quei pochissimi che non riescono a risparmiarsi battute, ad imparare a rispettare gli omosessuali e a contenersi. Questo ci si aspetta da esponenti di un partito moderno come vuole essere il Pdl e ciò prevede, tra l'altro, la Costituzione italiana".

CAPEZZONE - "A titolo personale, desidero esprimere sconcerto e avvilimento per battute omofobe che lasciano esterrefatti. Da liberale, difendo la libertà di parola e di opinione, innanzitutto rispetto a parole e opinioni lontane dalle mie. Ma davvero non capisco come, nell'anno 2012, ancora si possano proporre battute e sortite discriminatorie, offensive, lontane dal rispetto che va garantito ad ogni persona, indipendentemente dal suo orientamento e dalle sue preferenze sessuali". Lo dice il portavoce del Pdl Daniele Capezzone.
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