Cecilia Sala è in Italia. L’abbraccio con il fidanzato, Meloni a Ciampino: «Sei stata forte»
La giornalista incarcerata per 21 giorni in Iran è libera: «Ringrazio il governo e chi mi ha tirato fuori». Tre ore di colloquio con i Ros, poi il ritorno a casaCecilia Sala è a casa.
Dopo tre settimane di angoscia per i familiari e di trattative febbrili da parte della diplomazia e del governo italiano, finisce l’incubo della reporter del Foglio e autrice di podcast per Chora Media, detenuta nel carcere dei prigionieri politici di Evin, in Iran, per 21 giorni, senza neanche un letto su cui dormire, dopo un fermo scattato per una generica accusa di violazione delle leggi della Repubblica islamica.
Pantaloni e maglietta scura, giacca verde, zaino in spalla, Sala è scesa da sola dal velivolo partito da Teheran e atterrato a Ciampino. Poi l’abbraccio con il compagno e cronista del Post Daniele Raineri: è stato lui a scattarle una delle prime foto, che mostra una Sala sorridente, con gli occhiali appesi al colletto, mentre saluta la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che l’ha accolta a Ciampino assieme ai genitori. Sullo sfondo il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
«Papà ti voglio bene, finalmente questa parentesi si è chiusa», ha detto riabbracciando il padre Renato all’aeroporto. «Ciao, sono tornata», è invece il breve messaggio vocale che ha inviato ai colleghi di Chora Media.
Come si vede in un video diffuso da Palazzo Chigi, la giornalista ha ringraziato la premier portandosi le mani al petto, e poi congiungendole. Meloni le ha messo le mani sulle spalle e l'ha rassicurata: «Non dire niente, adesso devi solo stare serena, ok? Sono qui per ringraziarti e per dirti che sei stata forte». La premier ha anche pubblicato una foto sui suoi profili social con il commento: «Bentornata Cecilia».
«Sono felicissima», il commento della madre Elisabetta Vernoni, che poche ore fa ha ricevuto la telefonata del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha chiamato per complimentarsi anche Meloni. La giornalista è rimasta a lungo a Ciampino, ascoltata dai carabinieri del Ros per tre ore nei locali dell’aeroporto, prima di poter fare rientro nella sua casa romana in serata. «Ringrazio tutti. Ringrazio il governo, e tutti quelli che mi hanno tirato fuori», ha detto ai cronisti dalla macchina.
Stamattina a sorpresa l’annuncio della liberazione, quando l'aereo era già partito. Per tutta la notte Meloni ha seguito in tempo reale gli aggiornamenti provenienti dalla situation room allestita negli uffici dei Servizi segreti. Poi, quando a inizio mattinata è finalmente decollato da Teheran l'aereo con a bordo Cecilia Sala, ha telefonato ai suoi genitori: «È libera, sta tornando in Italia» insieme al capo dell'Aise Giovanni Caravelli, che è andato a prenderla personalmente in Iran.
Cruciale è stato il blitz di Meloni in Florida, da dove è tornata - come ricostruisce anche il Wall Street Journal - con la rassicurazione che il nuovo presidente degli Usa Donald Trump avrebbe compreso un respingimento da parte italiana dell'estradizione di Mohammad Abedini Najafabadi, l’ingegnere iraniano fermato lo scorso 16 dicembre in Italia su richiesta degli Stati Uniti. Il rilascio potrebbe avvenire nelle prossime ore, anche se Teheran ha smentito che Sala sia stata usata dall’Iran come pedina di scambio per ottenere la liberazione dell’ingegnere.
La procuratrice generale Francesca Nanni resta cauta: sul caso dell'ingegnere 38enne non c'è alcuna «novità al momento», ora c’è «solo grande soddisfazione» per la liberazione della giornalista.
(Unioneonline/D)