C'è un arresto nell'ambito dell'inchiesta denominata "Ambulanza della morte": Davide Garofalo, 42enne accusato di omicidio volontario, è finito in manette al termine delle indagini da parte dei carabinieri di Paternò, nel Catanese.

Al centro delle verifiche, alcune morti sospette: in particolare quelle di tre anziani; le accuse parlano anche dell'aggravante relativa all'asociazione di tipo mafioso.

Nella vicenda sarebbero coinvolti il clan "Mazzaglia-Toscano-Tomasello", attivo a Biancavilla, e il "Sangelo", che opera ad Adrano.

Del caso si era occupata anche la trasmissione tv "Le Iene": alcuni testimoni avevano raccontato che i barellieri, per guadagnare di più, uccidevano gli anziani, già malati, trasportati dalle ambulanze.

Gli approfondimenti investigativi hanno permesso di accertare che a bordo del mezzo di soccorso fosse sempre presente il 42enne, il quale avrebbe iniettato aria nelle vene delle vittime, provocandone la morte per embolia gassosa.

Quando la salma veniva poi consegnata ai familiari, veniva loro riferito che il decesso era avvenuto per cause naturali durante il trasporto da casa all'ospedale.

In questo modo, svolgendo anche il servizio di vestizione dei defunti, incrementavano i loro guadagni ricevendo cifre tra i 200 e i 300 euro.

(Unioneonline/s.s.)
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