"È uno degli uomini più ricchi del mondo".

È con questa motivazione che la Cassazione ha respinto il ricorso di Silvio Berlusconi, confermando la validità dell'assegno da due milioni di euro al mese per l'ex moglie Veronica Lario.

Il Cavaliere con i suoi legali aveva fatto richiesta di ridurre la cifra (già abbassata di un milione in una precedente sentenza).

Ma dalle toghe è arrivato un no: la separazione "non elide la permanenza del vincolo coniugale" e dunque, per la disparità dei redditi di Berlusconi rispetto a quelli della ex, a quest'ultima va garantito il vecchio tenore di vita.

I Berlusconi negli anni Novanta
I Berlusconi negli anni Novanta
I Berlusconi negli anni Novanta

SEPARAZIONE O DIVORZIO? - La sentenza degli ermellini pare essere in contraddizione con quella di cui si è discusso giorni fa, secondo cui l'unità di misura per il valore degli alimenti non sarebbe il "tenore di vita" ma l'"autosufficienza".

Nel caso specifico si parlava di un divorzio, in cui - stando alla Suprema corte - cesserebbe il dovere di solidarietà coniugale.

Per Berlusconi e Veronica, invece, i giudici si sono occupati dell'assegno di separazione, periodo durante il quale il coniuge più facoltoso "ha ancora il dovere di garantire al partner separato lo stesso tenore di vita del matrimonio".

© Riproduzione riservata