Il sostituto procuratore generale di Genova punta il dito contro i vertici della polizia, accusati di essere "i torturatori del G8 di Genova", quindi, ha aggiunto Enrico Zucca nel corso di un dibattito organizzato dagli avvocati liguri sulla vicenda del ricercatore italiano ucciso dopo essere stato torturato in Egitto nel 2016, "come possiamo chiedere all'Egitto di consegnarci i torturatori di Giulio Regeni?".

Zucca era uno dei magistrati che si sono occupati del G8 del 2001 in veste di pubblica accusa al processo per i fatti della scuola Diaz.

Al dibattito erano presenti anche i genitori di Regeni, che già prima avevano detto di sentirsi "abbandonati dallo Stato". "Ci aspettavamo di più da chi governa - ha detto la mamma, Paola - dal 14 agosto, quando il premier Gentiloni ci ha annunciato che l'ambasciatore tornava in Egitto, siamo stati abbandonati".

E non sono mancati i riferimenti ai tentativi di depistaggio sulle indagini da parte di Alessandra Ballerini, legale della famiglia: "Il corpo di Giulio parla da solo e si difende da solo - ha sottolineato -. Siamo arrivati a nove nomi delle forze di polizia implicati".

"Andremo avanti per cercare la verità", è stata la conclusione di Paola e Claudio Regeni.

(Unioneonline/s.s.)

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