Caso Raggi, interrogatorio fiume per Romeo. Muraro: "Non la rivoterei"
Sotto torchio per oltre cinque ore, è uscito dagli uffici della procura di Roma a notte fonda dopo aver risposto alle domande dei pm Paolo Ielo e Francesco Dall'Olio.
Salvatore Romeo, l'ex capo della segreteria politica di Virginia Raggi è indagato per abuso d'ufficio in concorso con il sindaco nell'ambito dell'inchiesta sulle nomine in Campidoglio.
L'interrogatorio si è incentrato sulla nomina dello stesso Romeo (che da funzionario comunale è diventato capo della segreteria politica vedendosi triplicare lo stipendio) e sulle polizze sulla vita sottoscritte dallo stesso fedelissimo della Raggi e intestate al sindaco capitolino.
Non c'è reato sull'affaire polizze, ha fatto sapere la procura pochi giorni fa, ma non per questo si fermano gli accertamenti: resta il sospetto che fossero una sorta di finanziamento.
"È andata bene, penso di aver chiarito tutto, il clima era sereno e collaborativo, anche se ho avuto giorni migliori", ha detto Romeo.
"I magistrati - ha continuato - hanno voluto analizzare ogni aspetto della vicenda e hanno fatto indagini patrimoniali molto complesse sul mio conto".
Nei prossimi giorni sarà sentito Raffaele Marra - in carcere da dicembre per corruzione - anche lui indagato insieme alla Raggi per la nomina del fratello Renato, e che oggi, si è saputo, ha presentato ricorso in Cassazione per ottenere la liberazione.
"Non temo nulla di quello che potrà dire Marra", ha dichiarato il primo cittadino.
Nel frattempo, tiene ancora banco la vicenda delle dimissioni - respinte dal sindaco con riserva - dell'assessore all'Urbanistica Paolo Berdini; i primi rumors parlano già di un successore: si tratterebbe di Emanuele Montini, collaboratore storico del Movimento Cinque Stelle.
E torna anche a parlare anche Paola Muraro, ex assessore ai Rifiuti che ha presentato le dimissioni dopo aver ricevuto un avviso di garanzia.
Non è stupita dalle parole di Berdini: "Sono cose che ha sempre detto, anche in giunta davanti a tutti", ha spiegato, per poi attaccare frontalmente la Raggi.
"È una guerra tra bande, non lavorano per Roma: sono delusa e non rivoterei Raggi", ha detto la Muraro.
Inoltre, sul cosiddetto "raggio magico" (composto dallo stesso sindaco, da Raffaele Marra, Salvatore Romeo e Daniele Frongia): "Non avevo molti contatti con loro, questo gruppetto di fedelissimi aveva fatto campagna elettorale con la Raggi, si erano creati rapporti molto stretti e il sindaco si è appoggiato a loro".
