Prima la diffida, ora la condanna.

Il giornalista e presentatore televisivo Maurizio Costanzo – accusato di diffamazione aggravata nei confronti del giudice per le indagini preliminari di Rimini Vinicio Cantarin – è stato condannato a un anno di reclusione, con la sospensione della pena subordinata al pagamento di 40mila euro come risarcimento danni alla parte offesa.

I fatti incriminati risalgono al 2017. In una puntata del Maurizio Costanzo show, l’anchorman si era lasciato andare a commenti – ritenuti offensivi – sull'operato del giudice in riferimento a una misura cautelare emessa nei confronti di Edson Tavares, l’uomo che sfregiò con l’acido l’ex fidanzata Gessica Notaro.

Il gip aveva disposto il divieto di avvicinamento alla donna – con una misura cautelare che riguardava però episodi di stalking precedenti allo sfregio – mentre la procura aveva chiesto gli arresti domiciliari. «Mi voglio complimentare col gip – aveva affermato il giornalista in televisione – . Dico al Csm, al Consiglio Superiore della Magistratura: fate i complimenti da parte mia a questo gip che ha deciso questo».

«Non commento le sentenze, parlano da sole. Io so solo di aver difeso una giovane donna che è stata sfregiata e che in conseguenza di ciò ha perso un occhio», confessa il giornalista in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. La difesa di Costanzo ha sostenuto che non c'era alcuna volontà diffamatoria e ora potrà ricorrere in appello.

(Unioneonline/v.f.)

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