È previsto per martedì l'interrogatorio di garanzia di Mattia Lucarelli – figlio dell’ex attaccante di serie A Cristiano Lucarelli – e Federico Apolloni, i due calciatori del Livorno che venerdì sono finiti ai domiciliari con l’accusa di violenza sessuale di gruppo su una studentessa americana di 22 anni. 

L’allenatore 47enne, sui social, ha rilasciato dichiarazioni in relazione all’inchiesta che ha coinvolto il figlio: «Dopo aver letto gli atti sono ancora più convinto della sua innocenza. A noi il processo mediatico spaventava perché si rischia di dare dei giudizi troppo affrettati. Quella che è arrivata è solo una misura cautelare dovuta al fatto che Mattia e l’altro indagato sono stati intercettati senza sapere di esserlo durante una telefonata dove parlavano di un’ingiustizia, di uno scherzo. Ma nella telefonata non c’è alcuna ammissione di colpevolezza».

Il giorno successivo, l’ex calciatore ha pubblicato un altro video sul suo profilo. «Devo intervenire nuovamente perché ho letto di tanti avvocati, tanti giudici, di tanti leoni da tastiera...e i fatti sono stati riportati male da stampa e tv». E in merito ai filmati con i quali gli inquirenti stanno ricostruendo le dinamiche dell’aggressione: «Quei video li abbiamo consegnati noi spontaneamente alla Polizia, non è che li hanno trovati con una perquisizione. All'interno ci sono degli elementi di innocenza, non di colpevolezza, e oltretutto non c'è nessuna scena di sesso come invece vogliono farvi credere, e vi raccontano».

«Siccome c'è un impianto accusatorio - prosegue Lucarelli - è normale che vengano usati i filmati per rafforzarlo, quindi ve la raccontano come gli pare, giocano sulla vostra suggestione ed emotività e poi voi reagite in questa maniera». Lucarelli invita quindi ad aspettare: «Ve l'ho già detto una volta poi se volete continuare, continuate pure: abbiamo protocollato 1.900 messaggi che presto consegneremo alla polizia postale con i quali copriremo le spese del processo».

La presunta violenza sessuale sarebbe avvenuta nella notte tra il 26 e il 27 marzo 2022 a Milano. I due indagati, Lucarelli e Apolloni, dovranno spiegare ai magistrati la loro versione di una vicenda che nel provvedimento firmato dal gip Sara Cipolla contiene una ampia ricostruzione di quella notte, in parte testimoniata dai video girati col cellulare dallo stesso gruppo – nel quale c’erano anche altri tre amici, tutti indagati – accusato della violenza.  Nei filmati ci sono frasi e comportamenti che complicherebbero la posizione dei due calciatori, in particolare di Apolloni. La vittima, che si trovava in un locale della movida milanese, aveva accettato un passaggio dal gruppo incontrato all'esterno della discoteca. Invece di riaccompagnarla a casa, i ragazzi l’hanno portata nell’appartamento di Lucarelli.

(Unioneonline/v.f.)

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