Si è conclusa al Palazzo di giustizia di Catania l'udienza preliminare a porte chiuse davanti al gup Nunzio Sarpietro sulla richiesta di rinvio a giudizio per sequestro di persona nella vicenda relativa allo sbarco di 131 migranti dalla nave Gregoretti, nel luglio 2019.

Il leader del Carroccio, all'epoca dei fatti, era ministro dell'Interno.

La Procura di Catania ha nuovamente richiesto, come aveva fatto nella prima fase del procedimento, l'archiviazione. O meglio una sentenza di proscioglimento, perché tecnicamente non è più possibile richiedere l'archiviazione. Poi, dopo l'intervento per la difesa dell'avvocato Giulia Bongiorno, Sarpietro ha disposto l'audizione per il prossimo 20 novembre del premier Giuseppe Conte nell'aula bunker del carcere di Bicocca. Nella stessa data saranno sentiti anche gli ex ministri Toninelli e Trenta.

Il 4 dicembre sarà la volta dei ministri Luigi Di Maio e Luciana Lamorgese e dell'ambasciatore Maurizio Massari. Il gup ha anche disposto l'acquisizione di documenti sugli altri sbarchi avvenuti nello stesso periodo.

"Era la mia prima volta in tribunale da potenziale colpevole e imputato - ha commentato Salvini fuori dall'aula -. Sono assolutamente soddisfatto di aver sentito da parte di un giudice che quello che si è fatto non l'ho fatto da solo. Era parte di una procedura".

In aula, per l'accusa, il sostituto procuratore Andrea Bonomo. C'era anche l'avvocato Massimo Ferrante che rappresenta quattro delle parti lese individuate nel procedimento: una coppia di nigeriani e i loro due figli di 10 e 6 anni.

(Unioneonline/s.s.-D)
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