"Sono assolutamente indipendente e apartitico ma nessuno faccia finta di non conoscermi o, peggio, si permetta di offendere gratuitamente me e la comunità di veri patrioti che rappresento”.

Roberto Jonghi Lavarini, il militante di estrema destra soprannominato “barone nero” coinvolto nell'inchiesta di Fanpage sui presunti finanziamenti irregolari a Fratelli d'Italia, non accetta che si prendano le distanze da lui: “Il 5% di voti della ‘destra radicale’ fa gola a tutti ed è indispensabile per vincere qualunque sfida bipolare, nei comuni e nelle regioni, come alle elezioni politiche".

Nel caso però dell’inchiesta “nessuno ha dato o ricevuto soldi, punto: solo fumo senza arrosto, un fuoco di paglia, bolle di sapone...". Al giornalista di Fanpage che per tre anni si è finto imprenditore pronto a sborsare finanziamenti "tutti, io per primo, abbiamo sempre detto di sponsorizzare in maniera chiara e ufficiale qualche convegno, incontro, sala, pubblicità, facendo bonifici o pagando le fatture. Mai fatto, mentre insisteva sul tanto nero che voleva smaltire. Nessun candidato ha mai minimamente accettato questa soluzione".

Dunque a suo dire, si è trattato solo di un “taglia e cuci assolutamente strumentale, ridicolo, malevolo, estrapolato dal contesto privato, informale e, ripeto, assolutamente goliardico degli incontri. Tanto fumo per nulla quindi. Peccato non abbia filmato le sue proposte oscene respinte chiaramente al mittente".

“IO APARTITICO” – Lui, continua, non è iscritto a nessun partito anche se "alle elezioni politiche del 2018 ero candidato in FDI come indipendente” e “alle elezioni europee del 2019 ho sostenuto la Lega. Non ricopro alcun ruolo politico, tantomeno dirigenziale o istituzionale". Di Carlo Fidanza e Chiara Valcepina, esponenti di FdI entrambi coinvolti nell'inchiesta di Fanpage, "sono semplice sostenitore ed elettore, da libero patriota e cittadino. Sono socio solo di alcune associazioni di carattere culturale e sociale, non a fine di lucro, ma non ricopro alcuna carica particolare al loro interno".

Ora "ho dato pieno mandato ai miei legali a tutela della mia onorabilità e dei miei interessi. Stiamo raccogliendo il lungo elenco di chi sarà denunciato, penalmente e civilmente, per diffamazione aggravata a mezzo stampa e minacce sui social – scrive -. I soldi raccolti come rimborso danni saranno interamente dati in beneficenza. Già oggi sono partite le prime denunce alla Polizia Postale e ai Carabinieri".

In conclusione "non appartengo a nessuna loggia massonica o associazione segreta, anzi, pur conoscendo diversi massoni, tutti ne conoscono la mia contrarietà e opposizione. Anche perché il 90% della massoneria italiana e notoriamente antifascista e di sinistra, oggi entusiasti sostenitori del governo Draghi". Appartiene, invece, a "diversi ordini cavallereschi cristiani" e il "gruppo esoterico" da lui nominato nel video di Fanpage "è solo una chat whatsapp, molto eterogenea, di appassionati di miti, tradizioni, misteri, ufo, magia, castelli infestati da fantasmi, Evola e Guenon, come Atlantide e le Piramidi, lo Yoga ed il Tibet. E, comunque, non siamo ancora riusciti a vederci di persona". 

(Unioneonline/D)

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