Oltre 5 milioni di truffa ai danni dello Stato. E’ la scoperta dei Carabinieri del Comando provinciale e del Nucleo Ispettorato Lavoro di Napoli che, con l'Inps, hanno passato al setaccio un imponente numero di istanze di reddito di cittadinanza a Napoli portando alla luce 2.441 posizioni irregolari, tutte revocate.

Camorristi e loro familiari, parcheggiatori abusivi, rapinatori, truffatori e lavoratori in nero. Anche un uomo che ha finto di essere bulgaro, simulando l’accento straniero, per intascare il sussidio.

C’è di tutto insomma in questa maxi inchiesta che ha portato a 716 denunce, 673 a carico di italiani e 43 ai danni di stanieri, 394 gli uomini, 322 le donne.

Un danno erariale da 5.127.765 euro. Diverse le tipologie di persone responsabili della truffa: dal venditore ambulante di calzini al rapinatore, dal garzone del bar al familiare del camorrista al camorrista stesso. E ancora: pusher, truffatori di anziani, contrabbandieri di sigarette, lavoratori in nero (un carrozziere, un barista, una commessa).

Un esempio è il ras camorrista Fausto Frizziero, 43 anni. Malgrado fosse ai domiciliari per associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione e spaccio di droga, è risultato beneficiario indiretto del sussidio, percepito dalla moglie convivente. Frizziero è ritenuto un elemento di vertice dell'omonimo clan che fa affari illegali tra i quartieri Chiaia e Posillipo di Napoli.

Ma tra i camorristi “furbetti” del reddito ci sono anche persone legate agli Amato-Pagano, gli scissionisti di Secondigliano, altri appartenenti al clan Cifrone, una decina di affiliati ai Grimaldi.

C’è poi il caso curioso di un 46enne, che per ottenere il reddito ha presentato in un ufficio postale di Castellammare di Stabia (Napoli) una carta d’identità bulgara falsa e simulato l’accento straniero.

Tra i casi "eclatanti" anche quello di un 41enne di Cardito (Napoli) che dal 7 aprile 2020 ha percepito puntualmente ogni mese il Reddito di Cittadinanza malgrado fosse agli arresti domiciliari.

In totale sono 5mila le irregolarità scoperte in 5 Regioni: Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata. Una truffa da oltre 20 milioni di euro. Tra i percettori del sussidio c’era chi aveva la Ferrari, chi la barca, chi numerosi appartementi, chi un autonoleggio, chi una scuola da ballo. E persino chi si è inventato di avere dei figli.

(Unioneonline/L)

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