È scattato nelle prime ore del mattino il blitz dei carabinieri del Ros che ha portato all'arresto di 5 persone indagate per concorso esterno in associazione mafiosa, riciclaggio, minaccia e falsità materiale e ideologica commessa da pubblico ufficiale.

Reati aggravati dalle finalità mafiose.

Al centro delle indagini, le infiltrazioni del clan Polverino nella realizzazione del piano di insediamento produttivo del comune di Marano (Napoli), importante infrastruttura per il rilancio dell'economia locale che prevede lavori per 40 milioni di euro.

Ci sarebbe stato - secondo quanto appreso da fonti investigative - un patto tra il clan camorristico e i fratelli imprenditori Aniello e Raffaele Cesaro di S.Antimo, per l'aggiudicazione dell'appalto attraverso intimidazioni mafiose e il reimpiego di fondi provenienti dai traffici illeciti del clan.

Aniello e Raffaele, finiti in carcere, sono fratelli di Luigi, deputato di Forza Italia.

I militari hanno eseguito anche il sequestro di beni immobili, partecipazioni societarie e rapporti finanziari per un valore di 70 milioni di euro.
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