Non si placa la bufera sull'organizzazione della finale di Champions League a Torino, dove lo scorso 3 giugno un falso allarme ha provocato il panico in piazza San Carlo e la morte di una 38enne.

Emerge adesso che per quel maxi evento (radunate nel pieno centro della città c'erano 30mila persone) il Comune non aveva stipulato alcuna assicurazione ad hoc.

Adesso cominciano ad arrivare le prime richieste di danni per lesioni, gravi disagi psicologici, e anche denunce di tipo penale (sulla morte di Erika Pioletti è stato aperto un fascicolo per omicidio colposo), e ci si chiede chi dovrà pagare.

LA BAGARRE - Per Palazzo Civico era l'organizzatore dell'evento, ossia Turismo Torino, che doveva stipulare la polizza per quella serata.

L'ente di promozione turistica, per ora, potrà contare solo su una generica assicurazione ordinaria di responsabilità civile, con un massimale di 6 milioni di euro.

A meno che non riesca a dimostrare, a sua volta, la responsabilità del Comune di Torino.

(Redazione Online/D)

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