Se Omicron “spegne” un po’ queste feste mettendo gli italiani in una sorta di libertà vigilata, non si può non ricordare il Natale 2020, quando tutto il Paese era in zona rossa.

Insomma, il virus non se n’è andato del tutto ma con la campagna vaccinale le differenze tra i due periodi di festività sono moltissime.

Oggi fervono i preparativi per il cenone della vigilia, ci possiamo scambiare gli auguri con gli amici nelle piazze e nei pub, possiamo optare per il cenone al ristorante e andare al cinema a vedere le commedie natalizie. Possiamo spostarci da un lato all’altro del Paese per andare a trovare i nostri parenti.

Il 24 dicembre 2020 in tutta Italia era vietato ogni spostamento, in entrata e in uscita dalla propria regione. Quasi tutti i negozi erano chiusi, come pure palestre, cinema, teatri e discoteche. Tutto il Paese era in zona rossa, oggi è in zona bianca o gialla con lo shopping che va avanti a pieno ritmo, senza coprifuoco.

Ieri il Consiglio dei ministri, nel giorno del record assoluto di contagi giornalieri da inizio pandemia(44.595), ha varato un decreto con nuove misure ancora più restrittive soprattutto per le persone non vaccinate, che tra le altre cose non potranno più consumare neanche un caffè al bancone.

Di seguito, nel dettaglio, tutte le misure.

FESTE E DISCOTECHE – Fino al 31 gennaio sono vietati eventi e feste che implichino assembramenti all’aperto. Una misura che serve anche per uniformare le regole in tutta Italia, visto che alcune regioni e sindaci si erano già mossi in questa direzione. E che di fatto cancella il ricco cartellone di eventi del Capodanno di Alghero.

Chiudono, nuovamente e fino al 31 gennaio, “sale da ballo, discoteche e locali assimilati”. I gestori sono su tutte le furie per un provvedimento che “cancella un settore” in cui lavorano 200mila persone.

MASCHERINE – Sempre obbligatorie all’aperto, anche in zona bianca. Viene introdotto l’obbligo di Ffp2, dispositivi con maggior potere filtrante, in determinate situazioni: cinema, teatri, eventi sportivi al chiuso e all’aperto, mezzi di trasporto, anche Tpl. Vista l’introduzione dell’obbligo, si valutano prezzi calmierati anche per questo tipo di mascherine.

GREEN PASS RAFFORZATO – Viene esteso l’obbligo di super Green pass (quello senza tampone per intenderci, solo per persone guarite o vaccinate) per accedere ad alcune attività. Un provvedimento che esclude ulteriormente i non vaccinati dalla vita sociale.

Finora era obbligatorio solo per sedersi ai tavoli di bar e ristoranti al chiuso, per andare al cinema e negli stadi. 

L’obbligo (da cui sono esclusi under 12 e soggetti esentati dalla campagna vaccinale) viene esteso a: piscine, palestre e sport di squadra; musei e mostre; consumazione al banco nelle attività di ristorazione; centri benessere al chiuso e centri termali; parchi tematici e di divertimento; centri culturali, sociali e ricreativi; sale gioco, sale scommesse, bingo e casinò.

Viene inoltre vietato il consumo di cibi e bevande al chiuso in cinema, teatri e agli eventi sportivi.

VALIDITA’ DEL CERTIFICATO – Dal primo febbraio viene ulteriormente ridotto il periodo di validità del Green pass, da nove a sei mesi.

TERZA DOSE – Con ordinanza del ministro della Salute che arriverà a breve il periodo minimo per la somministrazione della terza dose sarà ridotto da 5 a 4 mesi di distanza dal completamento del ciclo vaccinale primario.

RSA – Per entrare nelle Rsa bisogna essere vaccinati con dose booster o, in alternativa, per chi ha completato il ciclo vaccinale primario, presentarsi con l’esito negativo di un tampone.

SCUOLA –  Per “assicurare l'individuazione e il tracciamento dei casi positivi nelle scuole”, il ministero della Difesa “assicura il supporto a regioni e province autonome nello svolgimento delle attività di somministrazione di test” per la ricerca del Covid e nelle operazioni di “analisi e di refertazione attraverso i laboratori militari” presenti sul territorio. Questo il passaggio per scongiurare un prolungamento delle vacanze di Natale per gli studenti e consentire un ritorno tra i banchi nella massima sicurezza possibile.

CONTROLLI IN PORTI E AEROPORTI – “Gli uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera” effettuano, anche a campione, presso gli scali aeroportuali, marittimi e terrestri, test antigenici o molecolari dei viaggiatori che fanno ingresso in Italia.

(Unioneonline/L)

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