Non si ferma in questi giorni la caccia al ricercato numero uno d'Italia, Norbert Feher (alias Igor Vaclavic), l'assassino di Davide Fabbri, il barista di Riccardina di Budrio ucciso lo scorso primo aprile, e della guardia ecologica Valerio Verri, ammazzato sette giorni più tardi a Portomaggiore durante un controllo.

Le ricerche sono concentrate sempre in una "zona rossa" circoscritta tra le province di Bologna e Ferrara e gli investigatori sono sempre più convinti che qualcuno stia aiutando la fuga del killer. Questo perché Norbert è ferito, viste le tracce lasciate vicino a Molinella, una delle località setacciate in questi giorni, fatte poi analizzare dal Ris di Parma.

Così sono al vaglio tutte le farmacie della zona, a cui l'assassino o chi per lui potrebbe essersi rivolto per acquistare bende e disinfettante, così come vengono analizzate diverse utenze telefoniche che potrebbero condurre a Feher.

La caccia, però, secondo gli inquirenti, sarebbe a una stretta finale.

Ieri una giovane di Chioggia aveva segnalato alla polizia di aver visto Norbert una settimana prima su un treno diretto a Treviso. Sarebbe salito alla stazione di Ceregnano e si sarebbe accorto che la donna lo fissava e per questo avrebbe cambiato scompartimento.
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