Non solo il barista di Budrio, Davide Fabbri, e la guardia giurata a Portomaggiore, Valerio Verri.

Sul capo di Norbert Feher - questo alla fine il vero nome di Igor Vaclavic - in fuga nelle campagne emiliane da due settimane, penderebbero altri due omicidi.

Questo stando alla ricostruzione fatta dalle forze dell'ordine, che hanno riacceso i riflettori su due vecchi delitti.

Uno risale al 9 settembre 2015: a casa di un anziano in provincia di Ferrara fa irruzione una banda di ladri dell'Est Europa. Il pensionato viene legato e picchiato fino a morire dissanguato. I killer vengono individuati e processati: ma resta impunito il mandante di quella rapina, un tale "Igor il Russo", uno dei tanti nomi con cui è conosciuto il latitante serbo.

Il secondo è del dicembre 2015, quando un bandito spara a scopo intimidatorio un proiettile sulla macchina di una guardia giurata a Savio, in provincia di Ravenna: l'agente reagisce, e l'ignoto gli scarica addosso una raffica di colpi fino a ucciderlo.

La procura apre un'inchiesta contro ignoti. Ma adesso, date anche le modalità molto simili all'omicidio di Verri a Portomaggiore, l'ultimo in questa lunga scia di sangue, sospetta proprio di Feher.

L'OMICIDIO A BUDRIO - VIDEO:

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