Bullismo dei figli? Pagano i genitori: il sindaco propone multe fino a 300 euro
Il nuovo regolamento sarà approvato a Cento, nel Ferrarese: «Incentivo a consapevolezza delle famiglie»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Uno strumento in più per contrastare il fenomeno del bullismo». Così il sindaco di Cento (Ferrara), Edoardo Accorsi, di 29 anni, definisce l'articolo che a breve entrerà nel regolamento di polizia urbana del suo Comune e che stabilisce di sanzionare le famiglie dei giovani bulli.
Nel nuovo regolamento, che verrà votato il 22 marzo, è stato inserito l'articolo 7 bis, suddiviso in sei commi, che sostanzialmente introduce la possibilità per l'amministrazione di contestare una sanzione amministrativa da 100 a 300 euro a chi ha la patria potestà dei ragazzini che dovessero tenere in ambito scolastico e fuori atteggiamenti che possono "costituire pregiudizio per la sicurezza urbana e nocumento per la civile convivenza". In altre parole se sbagliano i figli, pagano anche i genitori.
«L'idea nasce dall'esperienza che abbiamo avuto in questo anno e mezzo di amministrazione», spiega il giovane sindaco del Pd, «dove siamo stati chiamati ad intervenire in diverse situazioni di bullismo, insieme alla polizia locale, alle forze dell'ordine e alla scuola».
Comportamenti intimidatori e aggressivi, che sono vietati "in tutte le aree pubbliche, aperte al pubblico - si legge nel testo del regolamento - all'interno degli istituti scolastici, delle loro pertinenze e sui veicoli del trasporto pubblico", si trasformeranno quindi in multe per le famiglie dei bulli. E "le violazioni si riterranno accertate, anche sulla mera scorta di informazioni testimoniali assunte da insegnanti, studenti, operatori scolastici e chiunque possa riferire elementi utili".
Si tratta di una «cosa concreta», spiega sempre Accorsi, «anche se l'applicazione non è stata ancora testata e dovremo quindi valutare se funziona, ma non siamo la prima amministrazione che lo ha adottato».
Un regolamento simile è già in vigore nel Comune di Lonigo, in provincia di Vicenza e a Cameri, in provincia di Novara, e in entrambi i casi le multe possono arrivare fino a 500 euro. Il sindaco sottolinea che il «nuovo strumento» è una «sintesi istituzionale», discusso prima con la polizia locale, forze dell'ordine e istituzioni scolastiche, che ovviamente dovranno accertare gli atteggiamenti intimidatori o aggressivi.
«Non vogliamo certo sostituirci a chi ha già il compito di vigilanza e di intervento in materia di sicurezza, ma questo problema va affrontato tutti insieme».
La multa «è anche un incentivo alla consapevolezza delle famiglie, che in alcuni casi tendono a ridimensionare il fenomeno del bullismo. In ogni modo - spiega - ci sarà anche la possibilità per i genitori di tramutare la multa in un progetto educativo e di recupero per il figlio».
(Unioneonline)