Un artigiano di 48 anni è stato raggiunto da un secondo mandato d'arresto da parte della polizia di Brindisi per violenza sessuale aggravata su una minorenne, minaccia e violenza privata.

L'uomo, originario di Mesagne ed esponente di un'associazione sportiva locale, era già in carcere dallo scorso 20 marzo perché ritenuto responsabile di analoghi comportamenti nei confronti di una 13enne.

Secondo quanto emerso dalle indagini, avrebbe preteso dalla giovane atti di autolesionismo, come tagli sul corpo, bruciature alla schiena, sui polsi e sulle gambe, oltre a indurla a tentare il suicidio ingerendo farmaci.

Inoltre costringeva la minore, oltre alle pene corporali, anche a sottoporsi a sedute di ipnosi.

A denunciare gli abusi è stata la stessa vittima, oggi 18enne, alcuni mesi fa.

Ha raccontato che molestie e maltrattamenti sono andati avanti per oltre due anni, quando la giovane, con una storia famigliare difficile, stava passando dalla minore alla maggiore età.

La questura di Brindisi, in una nota, spiega come nella relazione tra l'adolescente e il suo aguzzino ci fosse "un incredibile sapore di medioevo, con una presenza costante di sedute ipnotiche che venivano proposte alla vittima, che avrebbe dovuto purificare il suo animo per esser degna di quell'uomo".

(Unioneonline/F)
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