Sergio Mattarella ha accolto le alte cariche dello Stato per lo scambio di auguri di Natale in un affollatissimo salone dei Corazzieri del Quirinale, dove si fa sentire quest'anno l'assenza di Silvio Berlusconi e Matteo Renzi. Tra le prime file spiccano Maria Elena Boschi e Luigi Di Maio.

"Questo tradizionale appuntamento si colloca, per sua natura, in un crocevia temporale, che induce al confronto tra il bilancio dell'anno trascorso e le prospettive dell'immediato futuro - spiega il presidente della Repubblica - Un confronto reso ancor più impegnativo e stringente dall'approssimarsi del termine della legislatura e dal processo elettorale che sta per avviarsi".

La preoccupazione per l'inquilino del Colle è la campagna elettorale alle porte: "Le elezioni rappresentano il momento più alto della vita democratica, da affrontare sempre con fiduciosa serenità: il loro ritmo, costituzionalmente previsto, è fisiologico in qualsiasi ordinamento democratico".

L'appello di Mattarella è quindi riservato ai politici pronti a scendere in campo alla ricerca di consensi: toni bassi, niente clima d'odio, ma soprattutto che si cerchi di riportare alle urne l'elettorato.

"Il tempo delle elezioni costituisce un momento di confronto serrato, di competizione" e l'auspicio del capo dello Stato è quello che " vengano avanzate proposte comprensibili e realistiche, capaci di suscitare fiducia, sviluppando un dibattito intenso, anche acceso ma rispettoso. È, questa, inoltre, una strada per ridurre astensionismo elettorale e disaffezione per la vita pubblica".

IL BILANCIO - Mattarella traccia il bilancio di dodici mesi, che si è aperto con il governo di Paolo Gentiloni. "È stato un anno intenso, che ha visto consolidarsi la crescita della economia, dimostrando le potenzialità e le qualità del tessuto civile e produttivo, particolarmente di alcuni settori, e confermando la capacità del nostro sistema di uscire dalla grave e lunga crisi che abbiamo attraversato".

Le difficoltà però non sono ancora state superate: "Il Paese ne sconta, peraltro, un'eredità pesante: in questi anni si sono accentuate le diseguaglianze, il rischio di povertà e di esclusione sociale presenta livelli allarmanti. La disoccupazione, soprattutto giovanile e femminile, rimane gravemente alta, in particolare nel Mezzogiorno". Per questo è necessario "lavorare insieme, con impegno, per una maggiore e adeguata diffusione dei benefici della ripresa. La crescita economica offre all'Italia una nuova opportunità che va colta".

(Unioneonline/D)
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