Oggi sono state rese note le motivazioni della sentenza emessa dal tribunale di Milano lo scorso 18 maggio, che ha condannato l'europarlamentare della Lega Nord a pagare un risarcimento di 50mila euro a Cecile Kyenge per aver pronunciato frasi razziste nei suoi confronti, oltre che una multa di mille euro.

Il riferimento è all'intervista rilasciata dal politico del Carroccio alla trasmissione radio "La Zanzara" il 29 aprile del 2013.

In quell'occasione aveva affermato che "gli africani sono africani e appartengono a un'etnia molto diversa dalla nostra", definendo i riti tradizionali africani "bonga bonga".

Tra le frasi finite nel mirino della magistratura anche "Non siamo congolesi, abbiamo un diritto ultramillenario" e "Kyenge fa il medico, le abbiamo dato un posto in una Asl che è stato tolto a qualche medico italiano".

I giudici hanno riqualificato l'imputazione di propaganda di idee fondate sulla superiorità e sul'odio razziale in diffamazione aggravata.

Secondo le motivazioni della sentenza del tribunale di Milano, infatti, Borghezio "ha attaccato e denigrato" l'ex ministro dell'Integrazione con parole "diffamatorie perché si fondano su un'idea razzista della inferiorità della cultura del Paese d'origine".

"Il messaggio di Borghezio - si legge ancora nelle motivazioni - non è solo di natura politica ma si traduce in disprezzo verso la persona offesa a causa della sua origine africana".

(Redazione Online/F)

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