Zone rosse? "In Emilia Romagna, a Medicina, l'abbiamo fatta di notte. E' stata una decisione politica difficile, e poi abbiamo informato il governo che ci ha consentito di poterla fare".

Lo ha detto il governatore emiliano Stefano Bonaccini intervistato dal vicedirettore del Sole 24 Ore Alberto Orioli nel webinal "Fuori dall'emergenza sanitaria: una nuova Europa".

"Abbiamo chiesto noi al governo a metà marzo di istituire due province, Rimini e Piacenza, per intero come zone arancioni, quasi rosse, con le restrizioni più pesanti nella mia regione, e Medicina zona rossa, perché gli epidemiologi mi mostrarono dati drammatici. Così facendo abbiamo salvato gran parte del contagio che poteva diffondersi nella Città metropolitana di Bologna", ha spiegato Bonaccini.

Una stoccata al collega lombardo quella del governatore dem. Fontana ha accusato il governo di non aver istituito la zona rossa nella Val Seriana, ma lo stesso assessore Gallera, dopo aver "approfondito", ha ammesso che anche la Regione Lombardia poteva istituirla. Come d'altronde hanno fatto tante Regioni italiane.

La Procura di Bergasmo ha ascoltato Fontana sui fatti, nei prossimi giorni sentirà anche Conte, Speranza e Lamorgese.

(Unioneonline/L)
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