Il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Milano ha acquisito dati e documenti nelle sedi di Amazon e eBay nell'ambito dell'inchiesta sulle "manovre speculative" e sulle vendite a prezzi folli di mascherine, gel disinfettanti e altri prodotti sanitari in questi giorni di emergenza coronavirus.

Il fascicolo dei procuratori aggiunti Tiziana Siciliano ed Eugenio Fusco è a carico di ignoti e ipotizza speculazioni sui prezzi di generi di prima necessità (tali sono considerati, in questo periodo di emergenza, i prodotti per evitare la diffusione del coronavirus).

I militari puntano ad individuare le persone che in questi giorni, approfittando dell'emergenza e della paura delle persone, hanno venduto a prezzi gonfiati (anche 100 euro per una confezione di 50 mascherine, quando il costo è di 20 centesimi l'una) prodotti utili a prevenire la diffusione del virus.

L'inchiesta dovrà valutare anche se sussistano profili di responsabilità delle due piattaforme di vendita online.

Potrebbe inoltre essere contestato il reato di "frode nell'esercizio del commercio", perché a volte mascherine chirurgiche vengono "spacciate" per mascherine con filtro, quelle che realmente proteggono dalla diffusione del virus.

"Stiamo offrendo massima collaborazione alle autorità competenti", questo il commento di Amazon. "I partner di vendita - spiega il colosso - stabiliscono i prezzi dei loro prodotti nel nostro store e abbiamo delle regole per aiutarli a definire tali prezzi in modo competitivo".

(Unioneonline/L)
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