I centri sociali hanno preso d'assalto i tornelli anti-turisti a Venezia.

Al grido di "Venezia non è un luna park, non è un parco a tema" decine di attivisti hanno smontato questa mattina uno dei discussi tornelli posizionati dal Comune per regolare i flussi turistici a piazzale Roma, di fronte al Ponte di Calatrava.

"Questi tornelli - hanno scandito al megafono i militanti del Laboratorio occupato Morion, del Centro Sociale Rivolta, del Sale Docks e del Collettivo Lisc - non regolano il turismo di massa. L'unico rimedio contro il turismo di massa è la residenza, la Giunta dovrebbe aiutare i cittadini a trovare casa in questa città. Venezia è una città, non è un parco a tema''.

La situazione, dopo qualche ora, è tornata alla normalità.

"Lo scopo dei varchi che in ogni caso verranno chiusi solo in caso di ressa, è spezzettare i flussi, farli defluire, deviarli - ha detto il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro -. Io li chiamo blocchi a stantuffo, chiudiamo da una parte e apriamo dall'altra, controllando così l'affollamento. Bisogna evitare il rischio della calca, dove può succedere di tutto. Questa è comunque solo una sperimentazione, naturalmente perfettibile".

"Non c'è una chiusura del centro storico, vogliamo solo indirizzare i flussi chiudendo alcuni passaggi per togliere pressione. Ripeto, i veneziani hanno diritto ad avere una città vivibile e sicura".

(Unioneonline/D)

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