Tentata estorsione, danneggiamento, detenzione e porto di pistola, il tutto aggravato dal metodo mafioso: sono le accuse di cui dovranno rispondere i tre soggetti fermati dalla Polizia di Stato di Foggia nell’ambito di un’inchiesta contro il racket estorsioni.

Le indagini della Squadra Mobile, svolte attraverso l'estrapolazione e l'analisi dei dati acquisiti dai presìdi tecnologici installati, hanno reso possibile raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati, ritenuti vicini alla criminalità mafiosa, i quali avrebbero avanzato, nel mese di gennaio, una pretesa estorsiva pari a 2.500 euro nei confronti di un piccolo imprenditore locale, alludendo al fatto che la richiesta di denaro fosse stata effettuata per conto della batteria "Moretti - Lanza - Pellegrino". 

Il 16 febbraio scorso, in seguito al mancato versamento della somma di denaro dall’imprenditore, i tre avrebbero poi esploso diversi colpi d'arma da fuoco verso il box pertinenza dell'abitazione di quest'ultimo. Circostanza, questa, riscontrata dal sopralluogo della Polizia, nel corso del quale sono state ritrovate tre ogive calibro 7.65 e due bossoli.

Le perquisizioni effettuate dalla Squadra Mobile hanno poi consentito di ritrovare due cartucce inesplose, dello stesso calibro di quelle utilizzate per compiere l'atto intimidatorio, all'interno di un’autovettura riconducibile ad uno degli indagati e fittiziamente intestata a terzi.

Uno dei destinatari del provvedimento di fermo emesso dalla D.D.A di Bari, è elemento di spicco della criminalità organizzata locale, appartenente alla batteria mafiosa "Moretti - Lanza - Pellegrino". In particolare, nell'ambito dell'operazione Decima Azione bis, è stato destinatario di una misura cautelare in quanto accusato di aver riscosso il provento delle estorsioni a danno dei commercianti ambulanti del mercato cittadino di Foggia per conto della batteria mafiosa di appartenenza.

L'indagine ha evidenziato i collegamenti, anche basati su vincoli di parentela, degli altri due soggetti con la medesima batteria mafiosa.

Il Giudice per le indagini preliminari di Foggia ha convalidato i fermi nei confronti di tutti e tre gli indagati.

(Unioneonline/v.l.)

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