“È stata una notte da incubo e siamo ancora terrorizzate: vedere, senza poter intervenire per il timore di reazioni, giovani che per due volte forzano la porta ed entrano nella chiesa e salgono anche nei piani del convento, oltre all'angoscia e alla paura ha generato in noi la violazione della nostra intimità di religiose di clausura".

A parlare è suor Giovanna, una delle otto monache dell'ordine Celestino, che vivono nel monastero di San Basilio, in pieno centro storico all'Aquila.

Qui, nel corso di una “notte bianca” con locali aperti ed eventi organizzati in giro per la città, un gruppo di giovani ha fatto irruzione in chiesa, sconvolgendo la quiete che regola la vita delle religiose.

I vandali non solo si sono addentrati, prima dell’alba, nell’edificio sacro, rovesciando birra e profanando anche un confessionale, dove due di loro avrebbero anche fatto sesso (le suore hanno riferito di aver visto un giovane e una ragazza nudi), ma sono anche saliti al piano dove dormono le monache. 

Queste ultime, spaventate dai rumori, hanno allertato i carabinieri, ma nel frattempo i ragazzi sono riusciti a fuggire. 

La badessa, suor Margherita, ha poi sporto denuncia ai militari, che hanno avviato le indagini per risalire ai responsabili. 

(Unioneonline/l.f.)

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