"La trascrizione dell'atto di nascita di un minore che non ha legami di sangue con un italiano è contraria ai principi primari costituzionalmente garantiti quali sono quelli relativi al diritto alla cittadinanza italiana".

Con questa motivazione il ministero degli Interni ha presentato ricorso in appello contro il decreto con cui il Tribunale di Bari aveva respinto, nel maggio scorso, l'opposizione dello stesso Viminale alla trascrizione dell'atto di nascita di un bambino figlio di due donne, una inglese e una italiana.

L'atto risale al 2017 e le due donne, residenti nel capoluogo pugliese, sono unite civilmente.

Al centro dell'opposizione del Viminale il fatto che la madre naturale del piccolo, che ha circa 3 anni, sia di nazionalità britannica. Dunque il bimbo non avrebbe diritto ad avere la cittadinanza italiana, come l'altra mamma con cui non ha alcun legame biologico.

(Unioneonline/l.f.)
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