Bimba scomparsa a Firenze, malore per la mamma. Proseguono le ricerche
La piccola, 5 anni, sembra svanita nel nullaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Mostra tutta la sua disperazione la mamma di Kataleya, la bimba peruviana di 5 anni che è scomparsa da sabato scorso a Firenze. La donna ha avuto un malore ed è stata portata in ambulanza al pronto soccorso. Sembra che abbia ingerito una piccola quantità di candeggina.
Intanto proseguono le ricerche della piccola, mentre la Dda e i carabinieri indagano per sequestro di persona a scopo di estorsione. Kata, 5 anni, potrebbe essere stata portata via da qualcuno.
I vigili del fuoco hanno usato droni e termocamere, strumenti che sono capaci di rilevare a distanza la temperatura umana. Il volontariato ha risposto tutta la notte con 94 squadre e 225 volontari che si sono alternati in parchi, giardini e strade fra Porta al Prato dove c'è la ex stazione Leopolda e Peretola, tra la l'Arno e il quartiere di San Jacopino. Nel mezzo c'è l'ex hotel Astor in via Maragliano. Ma l'esito delle varie attività è sempre stato negativo.
Lo zio Abel ha ribadito che teneva d'occhio la nipotina dalla finestra del suo alloggio e poi non l'ha vista più nel cortile: «È stato un attimo ed è sparita», ha detto alle telecamere. Kata, si ricostruisce sul posto, può essere uscita dal cancellino su via Boccherini, quello da cui passano gli occupanti e che oggi era presidiato da una donna dell'Est. Ma un'altra possibilità, difficile per un bambino se non viene aiutato da un'altra persona a scavalcare, è un cancellino rugginoso che fa accedere al condominio accanto all'ex albergo. I carabinieri scartano segnalazioni e piste infondate. Tra queste, l'Arma associa a un mitomane la telefonata ricevuta sul cellulare di un'amica della madre: “Ho io tua figlia”.
Si passano invece al setaccio le telecamere di tutto il quartiere. La mamma aveva suggerito un sospetto, ma – hanno spiegato i carabinieri – «lo ha fatto sulla base di una valutazione di buonsenso ipotizzando che la sparizione della figlia potesse essere collegata a litigi dentro l'ex albergo. È una pista che stiamo seguendo ma non ci sono né un nome né elementi di riscontro».
(Unioneonline/s.s.)