È finita in carcere la 48enne, residente in provincia di Rovigo, destinataria di un’ordinanza di custodia cautelare a seguito di ripetuti atti persecutori nei confronti del marito e dei figli.

Nel maggio scorso era stata sottoposta al divieto di avvicinamento ai familiari, con divieto assoluto di comunicazione con gli stessi, e le era stato assegnato il braccialetto elettronico, tolto all’inizio di questo mese.

La donna però ha continuato con i suoi comportamenti, presentandosi ripetutamente a casa del marito, suonando il campanello, telefonando all’uomo – che non le rispondeva - e avvicinandolo, sino a salire a bordo della sua auto.

La trasgressione alle prescrizioni imposte era stata segnalata dai carabinieri alla Procura della Repubblica di Rovigo che ha chiesto al Tribunale l’aggravamento della misura cautelare in corso, ottenendo l'applicazione della custodia cautelare in carcere. La donna è stata tratta in arresto e portata nella casa circondariale di Verona Montorio.

(Unioneonline/s.s.)

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