Aosta, il giallo del cadavere carbonizzato: ancora non ha un nome
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Non ha ancora un'identità il cadavere dell'uomo ritrovato sabato scorso a pochi chilometri da Aosta.
Il corpo, carbonizzato nella parte superiore e pressoché integro dai polpacci in giù, presenta ferite di arma da fuoco: uno sparo che gli ha tranciato la giugulare, e poi alcuni colpi che fanno pensare a coltellate.
Dall'autopsia, inoltre, sono emerse anche diverse fratture, verificatesi dopo la morte e probabilmente a seguito di un violento trauma.
Il ritrovamento è avvenuto alla frazione Ferreun di Fenis, dove si trova un noto castello medievale, in uno spiazzo erboso: la posizione era quella fetale, raggomitolato sul fianco sinistro.
L'uomo avrebbe circa 40 anni, ha la carnagione chiara ed è alto 1 metro e 75, ma ancora gli inquirenti non sono riusciti a dargli un nome e il volto è solo parzialmente riconoscibile: quello che appare invece molto probabile è che sia stato ucciso durante una vera e propria esecuzione, magari per un regolamento di conti.
(Redazione Online/s.s.)