Piemontese di nascita ma sardo di adozione, monsignor Arrigo Miglio entra a far parte del Collegio dei cardinali. In San Pietro, nel pomeriggio, riceverà da Papa Francesco, che presiede il Concistoro, la berretta rosso porpora, l’anello e una pergamena con l’assegnazione del “titolo”, di solito, su una delle antiche chiese di Roma dove il prelato sarà chiamato a svolgere il ministero pastorale. Al termine del Concistoro, al quale parteciperà anche il cardinale Angelo Becciu, l’assemblea si sposterà dalla Basilica alla vicina “Aula Nervi”, la sala delle udienze generali intitolata a San Paolo VI, per le “visite di cortesia” dei neo cardinali per lo scambio augurale.

Due cardinali “sardi”

«Sono Francesco. Lei ha tutto il diritto di partecipare al Concistoro. L’aspetto». Con questa telefonata il Papa ha aperto la strada del pieno reintegro del cardinale di Pattada, Angelo Becciu, che questo pomeriggio a San Pietro siede nuovamente, a due anni dalle sue dimissioni, in mezzo ai suoi confratelli porporati.

L’abbraccio fra Becciu e Miglio è anche quello fra due cardinali sardi, il primo di nascita, il secondo di adozione: «Mi sento abbastanza sardo, dopo le mie esperienze pastorali a Iglesias e Cagliari, anche se non oso definirmi così», ha detto l’arcivescovo emerito, «preferisco dire che mi sento sardo perché adottato da voi».

Arrigo Miglio (foto Ansa)
Arrigo Miglio (foto Ansa)
Arrigo Miglio (foto Ansa)

Prima Messa

Monsignor Miglio celebrerà la sua prima Messa da cardinale nella basilica romana di San Paolo fuori le Mura domenica a mezzogiorno.

L’attenzione ai problemi sociali e al mondo del lavoro, con i suoi drammi e contraddizioni, soprattutto nei suoi anni trascorsi nel Sulcis-Iglesiente, ha sempre contraddistinto l’azione pastorale del neo cardinale Miglio.

«Stavo davanti alla tv a casa di amici per l‘Angelus del Papa quando ho sentito il mio nome fra quelli del prossimo Concistoro», ci ha detto monsignor Miglio in una delle prima interviste da cardinale eletto. «Non sapevo nulla, né mai avrei immaginato. Ho pensato a uno sbaglio e ho impiegato del tempo prima di realizzare quanto mi stava accadendo».

I temi

Il Concistoro che si apre oggi e dura fino a martedì è decisivo per il futuro della Chiesa. Dopo l’assegnazione di venti nuove porpore, il Papa tornerà a riunire i cardinali sulla riforma della Curia ancora da implementare, a partire dalle nomine.

C’è l’aria delle grandi occasioni, una sorta di pre-conclave con i massimi esponenti della Chiesa cattolica chiamati a scegliere la strada del futuro e a conoscersi meglio tra loro.

(Unioneonline)

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