I negazionisti del Covid in Senato, riuniti in un convegno chiamato "Covid-19 in Italia, tra informazione, scienza e diritti" dal senatore leghista Armando Siri e da Vittorio Sgarbi.

Presente anche Matteo Salvini, che accusa gli immigrati di spargere il Covid salvo poi partecipare a incontri dove si sostiene - parola di Sgarbi - che "il Covid non c'è più" e che "da due mesi nessuno muore di coronavirus".

Il segretario della Lega si rifiuta di indossare la mascherina nella biblioteca di Palazzo Madama e infrange le regole, rivendicandolo apertamente anche quando un funzionario lo richiama: "Io la mascherina non ce l'ho, non me la metto".

"C'è la sensazione di essere in un ritrovo di carbonari, il negazionismo, il collaborazionismo, ma io mi trovo benissimo come a Verona, al convegno sulla famiglia", afferma Salvini. "Io mi sono rifiutato di salutare di gomito, se uno mi allunga la mano - mi autodenuncio - gli dò la mano", continua. Poi parla del bollettino giornaliero dei contagi, definendolo "terrorismo mediatico".

Al convegno oltre a Siri e Sgarbi, che ha sempre negato l'esistenza e la pericolosità del virus, anche quando in Italia faceva quasi mille vittime al giorno, è presente il medico Alberto Zangrillo, che ribadisce la sua opinione: "Il virus dal 31 maggio è clinicamente inesistente, forse ho sbagliato i toni con cui l'ho detto e chiedo scusa, ma è così. Bisogna procedere con ottimismo e buonsenso, evitando gli eccessi".

Ci sono anche medici come Maria Rita Gismondo e Matteo Bassetti, quelli che a fine febbraio dopo i primi casi - dicevano che il Covid "è come un'influenza". C'è Andrea Bocelli, e ci sono costituzionalisti come Sabino Cassese e Michele Ainis, che pur non negando la pandemia e la pericolosità della malattia, si sono soffermati sugli aspetti giuridici di privazione delle libertà, dicendosi contrari a una proroga dello stato d'emergenza.

"SALVINI COME BOLSONARO" - "Per Salvini gli italiano sono immuni al virus, che è un problema solo se riguarda gli immigrati", attacca la senatrice Pd Simona Malpezzi. "Deve essere questa la ragione che oggi lo ha spinto a rifiutare di indossare la mascherina. Ben lontano dal rappresentare una destra moderata, liberale e presentabile, il leader della Lega ha deciso di porsi fuori da ogni regola civica di buonsenso e ragionevolezza, in pieno stile Bolsonaro. Gli ricordo che in Italia sono morte 35mila persone, che il sistema sanitario ha avuto difficoltà a reggere l'urto dei malati".

"Il posto del complottista era rimasto libero, ci si è seduto subito Salvini", ironizza il vicesegretario Pd Andrea Orlando.

(Unioneonline/L)
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