È durato poco meno di quattro ore l'interrogatorio di Carola Rackete, comandante tedesca della Sea Watch 3, finita sotto accusa per aver violato il blocco navale imposto dal Viminale per far sbarcare i migranti soccorsi in mare al largo della Libia.

La "capitana", come è stata ribattezzata, ha ribadito ai pm di Agrigento, che dopo lo sbarco hanno aperto un fascicolo per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e disobbedienza a nave da guerra, quanto già spiegato nei primi colloqui con gli inquirenti.

Ovvero, nelle parole del suo avvocato, Alessandro Gamberini, che assieme a lei si è presentato alla stampa per alcune dichiarazioni all'uscita dalla Procura, "che la Sea Watch 3 ha agito nella piena legalità con l'unico scopo di portare in salvo le persone a bordo", scegliendo Lampedusa perché la situazione a bordo non era più sostenibile.

"Non si poteva tornare in Libia, che non può essere considerata un porto sicuro, né si poteva andare a Malta, che, oltre a essere troppo distante, aveva anche negato le autorizzazioni".

Posizione ripetuta anche dalla Rackete, in una breve dichiarazione. "Cosa penso di Matteo Salvini? Niente", ha aggiunto la comandante, imbeccata dai cronisti, invitando al contempo l'Unione europea "ad agire" per garantire i soccorsi in mare dei migranti che fuggono dalla Libia.

Sempre riguardo al ministro dell'Interno, il legale di Carola ha poi sottolineato in maniera negativa i commenti del vicepremier nei giorni della crisi: "Vista la sua posizione non può permettersi di dire certe cose e di lanciare accuse come potrebbe fare chiunque al bar".

Proprio per le dure parole durante e dopo la vicenda Sea Watch 3, i legali della Rackete avevano annunciato nei giorni scorsi l'intenzione di sporgere querela per diffamazione nei confronti del numero uno del Viminale.

Dopo l'interrogatorio la Capitana ha lasciato Agrigento da donna libera.

Gli avvocati si sono detti convinti che le accuse nei suoi confronti verranno presto e definitivamente archiviate, avendo la loro assistita "agito nella piena legalità".

Quanto al futuro, "Carola è libera, non è stato convalidato alcun arresto e non è più un componente dell'equipaggio della Sea Watch, quindi a questo punto farà altro", ha chiarito l'avvocato Gamberini. "Nella sua vita - ha aggiunto - non ha fatto solo la capitana ma tanto altro. Farà quel che crede".

(Unioneonline/l.f.)
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